Non c’era una partita. Non c’erano avversari da sfidare sul campo. C’erano solo turisti, famiglie, pendolari, bambini. Eppure, sul traghetto che da Procida portava a Pozzuoli, un gruppo di tifosi ha trasformato un normale viaggio in mare in uno spettacolo indegno, offensivo, violento. Un concentrato di odio vomitato a gran voce, amplificato da un megafono, contro l’intera comunità procidana. “Procidani z.”, “procidane p.biip”: insulti sessisti, razzisti, volgari. Nessun rispetto per la dignità delle persone, nessun riguardo per la presenza di minori, nessuna vergogna. Solo rabbia, ignoranza e un senso malato di appartenenza che nulla ha a che vedere con lo sport. A seguito dell’indignazione suscitata dall’episodio, sono arrivate le scuse del sindaco di Forio che al telefono con il primo cittadino di Procida, si è detto dispiaciuto dell'accaduto. Un gesto istituzionale doveroso e apprezzato dalla cittadinanza procidana. Nelle stesse ore, una ferma e netta presa di posizione è arrivata anche dal consigliere comunale con delega allo sport, Carmine Sabia, che ha condannato senza esitazioni l’accaduto: "Per la loro intensità e gravità, i cori offensivi e discriminatori sono da disapprovare fermamente".